Ore 3.00
voce fuori campo: "EEeeeeeeeeeeEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!" (ripetuto)
a. di soprassalto: "Oddio, si è svegliata, oddio, sta male, che è successo? Oddio"
b: "MGdusfhdofignn, vado"
a. "ok. ronfffffff"
Ore 3.02
a. "b, embè?"
b. "dfkghsdgfip.. non riesce a dormire"
a. "…e quindi la porti nel nostro letto? la prima volta che fa un urletto in un mese? ma come la abitui?"
b. "rrrronffff"
c. ghignando con tutti i suoi dentini da coccodrillo "nghè… ma-ma-ma…. eeeeh" (traduzione: ti ho fregato per benino, mamma, eh?"
…e da lì in poi è tutta una notte di piedini nelle spalle, nella schiena, che continuano a correre, di ditina intrecciate tra i miei capelli, di pose contorte di traverso lungo il letto, di profumo di latte e di notte, e di erba, e di sogni, di ma-che-caldo-ah-è-perchè-mi-sei-addosso, di-ma-che-freddo-coccodrillo-mi-hai-fregato-la-coperta, gh-gh-gh, tc-tc-tc-, djosji-djosji, ma che ore sono? presto, ma-ma-ma? (trad. dormi, mamma?), si e dovresti farlo anche tu, splat (testolina ricrollata sul cuscino), ronron, jojiiiiiii…
io son contraria al fatto che i bimbi dormano nel letto dei genitori. io, per me, preferisco evitare. noi nel nostro e lei nel suo. e dormiamo tutti bene e tutta la notte. però una volta ogni tanto, godersi da vicino le evoluzioni di una bestiolina notturna dormiente, è un bel modo di perdere una notte di sonno.
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