conversazioni in macchina al ritorno dall’asilo (e già questo stupisce: che si possa fare un viaggio in macchina di 10 minuti conversando tranquillamente, io e la paperella).
"mamma questa è la tua macchina?"
"sì, certo"
"anche io ho una macchina"
"davvero? e com’è?"
"è fatta di legno e di plastica"
"e di che colore è?"
"blu" (meno male, per un periodo è stata fissata col nero, in tutto. stavo iniziando a chiedermi se rivolgermi a una psicologa)
"e come si chiama?"
"gfjghseifuooo"
"eh?"
"spspsppsxgggggggguuuuuu"
"come?"
"qprkvnnnytttri"
"paperella, se le dai un nome deve rimanere quello. io mica ti chiamo una volta chiara e una volta genoveffa, no?"
"vabbè. mamma, ‘ov’è la mia macchina?"
"che ne so io? manco l’ho vista… boh, sarà andata a farli un giro, è bel tempo"
"e poi è andata in casetta" (la casetta di legno che abbiamo in giardino, da ripostiglio)
"va bene, sarà in casetta"
"no, mamma, no, io non la vojo la macchina?"
"come no? perchè?"
"perchè io ho il dago" (il peluche cavalcabile verde a forma di drago con le ruote che le abbiamo preso a natale scorso coi punti esselunga)
"ah, e come si chiama il tuo drago?"
"genoveffa"
"genoveffa? allora è una draghessa, una femmina drago, una bimba drago, non un bimbo"
"no no, è un drago maschio, e si chiama genoveffo"
"ah, meglio. e dove vive?"
"in casa, no?" (eh, stupida io a non capire. in effetti il drago – che era stato battezzato dal viandante all’inizio della sua venuta in casa, quando la paperella ancora non aveva questa fervida fantasia, "aquilante il drago stravagante" [tale padre, tale figlia. tra aquilante e genoveffo stiamo freschi] – sta usualmente parcheggiato nella nostra sala)
"eh, giusto"
"mamma, tu ce l’hai un drago?"
"no, altrimenti ti verrei parendere all’asilo a cavallo di drago, invece che con la macchina nera chiccola chiccola" (ribattezzata dal viandante dudumobile, a causa della mia polena che vive sopra il cruscotto)
"pecchè no?"
"mhm. perchè i draghi non vivono da queste parti, nn ce n’è in zona uno cui potessi chiedere di venire a vivere con noi"
"mamma, mi dispiace che non ho un drago per te, ma io ne ho proprio uno solo!"
"vabbè, paperella, grazie. e poi magari 2 draghi in casa non andrebbero nemmeno d’accordo."
"ma io vojo anche la mia macchina blu!"
"decidi paperella: vuoi la macchina o vuoi il drago?"
"no no, mamma. è molto meglio il drago!"
questa paperella ha già i fondamentali chiari…
Lascia un commento